Secondo la leggenda rinascimentale, la città di San Severo fu fondata dall’eroe greco Diomede col nome di Castrum Drionis (Casteldrione). Diomede avrebbe edificato due templi, uno dedicato a Calcante, l’altro a Podalirio.
Casteldrione, ad ogni modo, sarebbe rimasta pagana fino al 536, quando san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto celebre per le prodigiose apparizioni dell’arcangelo Michele nel Sacro Speco del Gargano, avrebbe imposto all’abitato il nome di un fantomatico governatore Severo, da lui convertito al cristianesimo.
Il 23 Luglio le telecamere saranno nel comune di San Severo con il Format TV SPECIALE PICCOLA GRANDE ITALIA.
San Severo sorge nell’antica Daunia, e nell’agro della città sono state rinvenute tracce di vari insediamenti neolitici. In età medievale l’area non risulta interessata da insediamenti stabili e definibili. Tra l’età longobarda e quella bizantina s’irradiò dal monastero di Cassino il monachesimo benedettino, e con esso il culto del santo apostolo del Norico Severino, abate del V secolo, precursore di san Benedetto. Sul probabile itinerario della Via Sacra Langobardorum sorse dunque una primitiva chiesetta dedicata a san Severino, presso cui si formò intorno al Mille, grazie al continuo afflusso di pellegrini diretti al Sacro Speco di Monte Sant’Angelo e agli spostamenti di uomini e merci per fini di mercatura, l’odierna città, originariamente chiamata Castellum Sancti Severini.
Tanta storia per una città che le telecamere di Piccola Grande Italia vi mostreranno come non l’avete mai vista.