skip to Main Content

Palazzo Bo, nel regno della cultura

bo_1

A Padova. Nel corso della nostra visita, tarata su un emozionante percorso degustativo-papillare, non abbiamo resistito ad una breve sortita in uno dei luoghi della cultura a noi più cari: il Palazzo del Bo, sede dell’Università dal 1539.

E l’aggancio con il mondo dei sapori, in verità, non è lontano.
Il conglomerato di edifici oggi noto come Palazzo Bo, apparteneva in origine ad un macellaio che aveva adibito alcuni locali a locanda, l’Hospitium Bovis, che aveva come insegna un teschio di bue.

Simbolo che l’Università assorbì, mantenendo anche l’antica denominazione del grande edificio nonostante i numerosi rimaneggiamenti avvenuti attorno alla metà del Cinquecento.

Il cuore del polo culturale è il celebre Cortile Antico, opera attribuita all’architetto Andrea Moroni, con il suo doppio ordine di colonne distribuite su due piani.

Il particolare distintivo del Cortile Antico consiste nella ricchissima decorazione: sono quasi 3000 gli stemmi araldici (scolpiti o dipinti), le edicole, i busti celebrativi e gli inserti lapidei che ornano le mura perimetrali.

Elementi decorativi che rappresentano le più nobili e ricche famiglie degli studenti e ricordano gli antichi rettori e il loro entourage in quella che sembra essere stata una vera e propria gara di esibizione di popolarità e ricchezza.

Una tradizione che si protrasse dal 1592 al 1688 ma che, visti gli eccessi, venne vietata dalla Serenissima Repubblica di Venezia.

Uno degli angoli più amati – e purtroppo più difficilmente fotografabili a causa di un box in plexiglass che protegge la scultura – è la statua dedicata ad Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, un personaggio eccellente e troppo spesso dimenticato.

Appartenente a una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano, fu la prima donna al mondo a conseguire la laurea (in filosofia), dopo lunghe dispute che tennero impegnate per anni religiosi e uomini di cultura. Tra gli acerrimi oppositori del conferimento della laurea ad una donna vi fu il Vescovo di Padova, il cardinale Gregorio Barbarigo che sostenne come fosse “uno sproposito dottorar una donna”, un tale fatto sarebbe infatti stato sufficiente ad infangare l’ateneo “e a renderci ridicoli a tutto il mondo”.
Ciò nonostante il 25 giugno 1678, Elena ottenne la laurea, senza però poter mai esercitare l’insegnamento. Aveva 32 anni.

Al primo piano del Palazzo del Bo, si snoda una sequenza di sale di puro distillato storico come ad esempio il Teatro Anatomico (il più antico del mondo) e la Sala dei Quaranta, dove si conserva ancora la cattedra di Galileo Galilei.

Concludiamo il nostro tour nella storia della cultura dirigendoci verso il Cortile Nuovo: frutto dell’edificazione dell’ala più recente, datata 1932.

In purissimo e severissimo stile razionalista, il Cortile Nuovo rappresenta un corpus unico e ben articolato. L’architetto Gio Ponti progettò lo scalone di ingresso al Rettorato e numerosi artisti del primo novecento parteciparono alla “fabbrica” curando sculture e affreschi.

Video correlati

Redazione PiccolaGrandeItalia.TV
© BweB s.r.l.
📧 E-mail
🌐 Visita il nostro sito
🔔 Iscriviti al canale YouTube
📱 Facebook
🤳 Instagram
📑 Twitter
📲 TikTok

Back To Top