L’altopiano del monte Lauro – con i suoi 986 metri – sovrasta il paese di Buccheri, il comune più alto della provincia di Siracusa. Una conca vocata, storicamente, all’allevamento del bestiame che ha visto il borgo accrescersi a partire dal Medioevo in virtù della sua strategica posizione tra le province di Siracusa, Ragusa e Catania.
Qui, a due passi dal mare africano, un tempo si fabbricava la neve di Sicilia e sull’altopiano sono ancora visibili le tante neviere attive fino agli anni Cinquanta.
La neve - di proprietà del principe Alliata di Villafranca - era considerata una vera e propria materia prima, oggetto di commercio in ambito locale ed "esportato" verso la Sicilia e Malta.
Tra Settecento e Novecento veniva venduta agli ospedali ma aveva grande impiego anche in ambito gastronomico (basta pensare alle famose granite siciliane).
Se ne occupava una figura professionale dedicata: il nivarolo, uno specialista del settore addetto alla raccolta e allo smercio.
Le neviere di Buccheri si suddividono in neviere a grotta, a cupola e a dammuso: la neve veniva caricata dall’alto nei giorni dell’abbondanza e veniva prelevata alla bisogna, di notte, e portata via a dorso d’asino.