Dai tetti bianchi e piatti di Forìo, gettando lo sguardo al mare sterminato, l’orizzonte smarrisce il suo confine. Terra e cielo si fondono nei vapori salati dell’isola mentre ai piedi dell’erta scogliera sgorgano le acque caldissime che hanno fatto la fortuna di Ischia.
Il comprensorio ischitano è la località con la più alta densità di terme in Europa e sono molti i tratti di costa in cui l’acqua termale sgorga bollente sulla riva.
La baia di Sorgeto, in frazione Panza, è il luogo in cui questo fenomeno naturale si perfeziona: qui le acque termali – che sgorgano a 90° – si mescolano alle correnti marine raggiungendo una temperatura perfetta, tra i 35 e i 37°C.
La conformazione stessa della baia, scavata nella scogliera e riparata dai venti, invita a scendere al mare e ad immergersi in ogni periodo dell’anno. Ad una (scontata) escursione estiva, si contrappone la particolare esperienza di un bagno invernale – consuetudine dei residenti adottata dai visitatori più accorti -.
Il merito della “scoperta” della baia spetta al medico calabrese Iasolino che ne scrive già nel 1588. Nei quattro secoli che seguono, la vulgata non ha smentito le virtù salutari di queste acque e le evidenze scientifiche hanno corroborato le impressioni popolari.
Ettore Settani annota (e siamo già nel 1961):
Quelle di Sorgeto, a detta dei vecchi del posto, sarebbero le sorgenti più curative dell’intera isola, sia per i dolori reumatici che per le malattie della pelle. […] sono un toccasana, e non da oggi: già nel secolo scorso vi venivano mandati i lebbrosi, o rognosi, come erano chiamati qui, isolati in un vecchio posto di guardia. Ebbene, dopo un periodo di cura, essi risalivano in paese puliti da ogni squama come ragazzini. Gli acciaccati da infortuni o da reumatismi, quando riuscivano a scendervi col bastone (perché la discesa è impervia), se ne risalivano, dopo pochi giorni, dopo di aver gettato il bastone nelle onde. Voci di popolo, sì, ma anche verità non smentite da quanti ci accorrono via mare.
In un territorio ad alta densità turistica la baia di Sorgeto è ancora ammantata da un esotico sentore di esclusività: 250 scalini scavati nella roccia collegano la sommità della scogliera al mare. Un dettaglio rilevante – soprattutto in occasione della risalita che richiede buone gambe – che può essere ovviato grazie al comodo servizio di taxi-boat che parte da Sant’Angelo.