“Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola, si mantenne all’asciutto sotto le sue squame, vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono…” inizia così l’Ode al carciofo opera in versi di uno tra i più grandi poeti di tutti i tempi, Pablo Neruda. È con versi poetici che vogliamo presentarvi ad una delle sagre italiane più gustose del prossimo mese di marzo.
Ci troviamo ad Uri, grazioso comune della provincia di Sassari. Le prime tracce antropiche nel territorio risalgono verosimilmente all’età nuragica (dal 1700 a.C. al II secolo d.C.) come testimoniato dalla presenza, nel centro del paese, del complesso nuragico di Santa Caterina.
La Sagra del Carciofo di Uri, evento pre-primaverile entrato a pieno merito tra le manifestazione più prestigiose che si svolgono in Sardegna, si svolgerà per la sua 26°edizione il prossimo 5 marzo.
Ancora una volta, cuore della manifestazione sarà la Piazza della Libertà in cui ad arrivare e popolare gli stand saranno decine di curiosi e soprattutto golosi del carciofo, uno dei più pregiati prodotti ortofrutticoli invernali.
Il carciofo di Uri, con marchio DOP ottenuto dall’Unione Europea, viene presentato in Sagra con molteplici varianti. Nelle degustazioni ad accompagnare i diversi piatti a base di carciofo, i tanti prodotti locali, dal vino, all’olio di oliva ai gustosi formaggi. Tra le pietanze che si potranno assaggiare: la pasta al forno con i carciofi, la fregola con carciofi e ricotta mustia, le pennete con carciofi vongole e bottarga, il polpettone con contorno di carciofi in verde e la grigliata di carne con salsa a crudo di carciofi.
Grande spazio è occupato all’interno della sagra anche dall’artigianato locale, per questa manifestazione all’insegna del gusto, della musica, della danza, e del folclore.