Inaugurata il 30 marzo 1780, la Biblioteca Teresiana di Mantova è una meta irrinunciabile per gli amanti dei libri e degli scenari rievocati dalle antiche letture.

L’istituzione della Imperial Regia Biblioteca fu voluta dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria all’interno di un vasto programma di riforma delle istituzioni culturali ed educative del Lombardo Veneto.

In tale contesto, furono numerosi gli interventi che andarono a rafforzare l’egemonia asburgica in campo culturale: sul finire del ‘700 il governo imperiale portò a compimento la riforma dell’intero sistema di biblioteche pubbliche, inaugurando la Braidense di Milano, le biblioteche di Cremona, Como e Lodi e l’Universitaria di Pavia.

Collocata nella sede dell’ex convento dei gesuiti, in via Roberto Ardigò, la Biblioteca Teresiana occupa due grandi sale del primo piano, riadattate su progetto dell’architetto veronese Paolo Pozzo.

Le grandi scaffalature in noce – inizialmente presenti solo nella prima sala ed estese alla seconda nel 1818 – si ispirano allo stile di Fischer Von Erlach, architetto della Hofbiblionthek di Vienna. In tale scenografia si collocano gli antichi volumi: una raccolta frutto di accorpamenti successivi.

Il primo nucleo librario proviene dalla Biblioteca del Collegio Gesuitico e dalle librerie di una serie di altre strutture religiose che conobbero il proprio declino con l’avvento degli ideali della Rivoluzione Francese e delle milizie laiche di Napoleone Bonaparte. Una collezione alla quale si sommarono i volumi di carattere scientifico provenienti dalla biblioteca “Cornaro” del senatore veneziano Giacomo Soranzo.

Con l’Unità d’Italia la Teresiana divenne proprietà del Comune di Mantova e ancora oggi è possibile visitare gratuitamente le sue celebri sale. I libri in essa contenuti sono tutti consultabili, previa richiesta.

E’ questo il ritratto di uno splendido luogo d’antica cultura, da riscoprire e percorrere in tutta la sua bellezza. Tra amore per l’architettura e gusto del sapere.