A Pettinengo, balcone del Biellese, i giardini di Villa Piazzo ospitano un’interessante installazione di Michelangelo Pistoletto nota con il nome di “Terzo Paradiso”.
Il primo paradiso è l’epoca in cui gli esseri umani vivevano in totale simbiosi con la natura, mentre il secondo è il paradiso artificiale, frutto dell’intelligenza umana, che ha raggiunto dimensioni globali grazie alla scienza e alla tecnologia.
Questo secondo paradiso è caratterizzato da bisogni, prodotti, comodità e piaceri artificiali che danno vita a un mondo che, sebbene porti benefici, genera anche processi irreversibili di degrado.
Il Terzo Paradiso rappresenta la fase finale, realizzata attraverso un equilibrio tra artificio e natura.
Questa transizione è essenziale per garantire la sopravvivenza dell'umanità, richiedendo una riformulazione dei principi etici e dei comportamenti che guidano la vita comune.
Il termine “paradiso” ha origini nell’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi, esseri umani siamo i giardinieri incaricati di proteggere questo pianeta e di prenderci cura della società che lo abita.
Il simbolo del Terzo Paradiso è una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, composto da tre cerchi consecutivi.
I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, inclusa la dicotomia tra natura e artificio, il cerchio centrale simboleggia la compenetrazione tra questi opposti, il grembo generativo della nuova umanità.