Ecco il paese delle colline ardite, dove il vento canta l’antica melodia delle vigne. Senese di grazia e nobiltà, qui la luce dorata bacia le terre brune, tributo agli eterni segreti degli antichi cantati dai cipressi e dagli ulivi.
Alla convergenza tra Val di Chiana, Crete Senesi e Val’Orcia, Trequanda è lo scenario in cui si dipanano le vicende di Tarconte, eroe eponimo della città di Tarquinî.
Tarconte è descritto come un valoroso guerriero, ordinatore di stati e sacerdote, figlio del re dei Misî, Telefo, e fratello di Tirreno.
Secondo la leggenda, egli avrebbe contribuito alla conquista dell'Etruria e fondato la città di Tarquinî, oltre che, secondo alcune versioni, Pisa, Mantova e Cortona. Si attribuisce a Tarconte l'istituzione della dodecapoli in Etruria e nella regione Padana.
Nella tradizione latina, come descritto nell’Eneide di Virgilio, Tarconte diventa un re etrusco alleato di Enea.
Il territorio di Trequanda – di per sé iconico nella sua bellezza perfetta – accoglie anche molti resti archeologici che trascinano la mitologia sulle pagine di storia.
Oggi, le prospettive dei vicoli del borgo antico si intrecciano e disegnano tragitti da seguire con passo lento e cuore aperto. Dal Belvedere, la Val d’Orcia e la Valdichiana si mostrano in tutto il loro splendore: un paesaggio di sogno in cui lo sguardo si spinge fino al profilo azzurro del monte Amiata.