Esistono alcune zone della Sicilia, sparse a macchia di leopardo, in cui si parlano dialetti altoitaliani, noti anche come siculo-lombardi (dove lombardo significa, per contrazione, longobardo, aggettivo che in passato si riferiva a tutta l’Italia settentrionale).
Nella lingua parlata in queste zone dell’area centrale e orientale dell’isola prevalgono caratteristiche fonetiche tipiche delle parlate del gruppo linguistico gallo-italico tipico dell’area nota tra i Romani come Gallia Cisalpina.
La formazione di queste interessanti isole linguistiche risale alla colonizzazione normanna, periodo in cui gli Altavilla condussero in Sicilia popolazioni provenzali, piemontesi e liguri.
Coloni e soldati che, secondo alcuni studiosi, avrebbero proseguito la migrazione per tutto il XIII secolo dando origine ad alcune enclave di grande interesse antropologico e linguistico. Una di queste è Aidone, uno dei luoghi più suggestivi dell'entroterra, noto - non a caso - come Balcone di Sicilia.
Quella che oggi è una meravigliosa attrattiva panoramica, in passato rappresentava un sicuro vantaggio strategico, un terrazzo naturale da fortificare e presidiare.
Da qui lo sguardo volge da oriente ad occidente abbracciando un panorama superbo sulla Rocca di Cerere – UNESCO Global Geopark – che racchiude alcune aree naturali protette in cui la geologia si percepisce come parte della storia dell’umanità.