Dal Passo Falzarego al Passo Pordoi: trenta chilometri percorsi costeggiando la stretta valle che solca il ripido versante del Col di Lana. E’ questo l’itinerario che ci porta a scoprire il susseguirsi di frazioni e borgate che compongono il comprensorio del Comune di Livinallongo e culminano nella celebre località alpina di Arabba.
Il nome stesso di questa località rimanda alla ricca stratificazione culturale che interessa le valli alpine a matrice ladina: antichi documenti riportano il toponimo Livinallongo sin dal 1275.
Un nome composto dall’aggettivo “lungo” e dal termine ladino “livinal” ovvero gola franosa. Il corrispettivo nome ladino “Fodòm”, invece, si rifà direttamente al latino “fagus”, ovvero faggio.
Tra i primi e più antichi insediamenti, a ridosso del passo del Falzarego, vi è il castello di Andraz, affascinante ancora oggi con le sue poderose rovine incastonate nel verde della vallata.
La bastia sorge arroccata su uno sperone roccioso posto al confine tra il patriarcato di Aquileia e la Diocesi di Bressanone. Punto di osservazione della via che scendeva dal Falzarego, faceva parte di un sistema difensivo che garantiva il controllo completo dei traffici commerciali e militari tra Agordino e Val Pusteria.
Un primo insediamento sorse su questo sperone roccioso subito dopo l’anno 1000 ma dobbiamo attendere i documenti datati 1221 per estrapolare notizie più precise, nella fattispecie, riguardanti vari passaggi di mano tra alcune famiglie nobiliari della zona decreatati dal vescovo di Bressanone.
Il periodo di maggior splendore del Castello di Andraz risale alla fine del 1500 a causa della continua pressione della Serenissima, impegnata in un’imponente operazione di espansione territoriale verso l’entroterra. Sotto il governo del Capitano di Chiusole furono apportate importanti migliorie strutturali al complesso.
Dalla metà del ‘700, tuttavia, con l’esaurimento delle risorse minerarie della zona, il polo fortificato che per secoli aveva vigilato sugli accessi alla via del ferro vide scemare la propria importanza.
Dopo i secoli di abbandono e gli importanti danneggiamenti subiti nel corso della Prima Guerra Mondiale, il Castello di Andraz è stato sapientemente recuperato. Una lunga e avanguardistica opera di restauro ce lo riconsegna in tutta la sua aspra bellezza, senza cancellare le tracce della sua storia millenaria.