Potrà sembrare stravagante ma una delle caratteristiche più belle del lembo d’Italia che si stende tra provincia di Como e provincia di Varese risiede nei prati, brevi e verdeggianti, che tappezzano tutta la zona che corre al confine con la vicinissima Svizzera.

Questo lembo di Lombardia non spicca per la presenza di grandi monumenti: i borghi sono operosi, tendenzialmente moderni con qualche inserto antico, le tradizioni sono recenti e seguono la promozione di queste terre, da contado a terra d’industria.

Quasi tutta la Lombardia risente, com’è ovvio, della forza accentratrice di Milano che allunga i suoi tentacoli, luminosi nella notte, fino alle campagne liminari.

Dall'albergo in cui dormiamo, posto sulle colline moreniche a ridosso del confine, la città si vede, completa e lucente nella notte: le strade corrono come rivoli di luci. 

L’impressione del miraggio sfuma sul far del mattino, la città viene inghiottita dalla bruma azzurra e Uggiate-Trevano torna ad essere il borgo dei prati e delle villette a schiera.

Una zona da vivere nella sua completa bellezza a primavera: è questa la stagione delle fioriture e l’area pedemontana lombarda – dimenticato il grigiore dell’inverno – si veste dei colori delicati delle magnolie che galleggiano come nuvole di fiori ai bordi delle strade poco trafficate.

L’amore per le essenze arboree interessa i due laghi – il Maggiore e il Como – che racchiudono, come azzurre parentesi, questo territorio. Ecco che ogni giardino, ogni casa, ogni villetta si dota di alberi fiorenti e generosi che rifulgono nelle primavere umide dell’Insubria.