Perla della sponda bresciana del Benàco, Limone sul Garda è conosciuto per le sue caratteristiche limonaie e per l’eccellente olio d’oliva.

Sebbene il nome possa evocare l’agrume, deriva in realtà dal termine latino ‘lìmen’, che significa confine: ancora oggi, in questo angolo di lago, si incontrano Lombardia, Veneto e Trentino.

La costruzione delle limonaie, avviata nel XV secolo sotto il dominio della Repubblica di Venezia, rese Limone un importante centro di esportazione agrumicola verso vari Stati Europei.

Queste strutture, incastonate nei terrazzamenti montani e circondate da alte mura per proteggere i frutti dai venti freddi, sono ora parte dell’attrattiva turistica che rende Limone una delle destinazioni più amate della riviera bresciana.

Famosa è la descrizione delle limonaie che Goethe, passando in barca da Torbole a Malcesine, tracciò nel suo Viaggio in Italia:

13 settembre 1786. Il mattino era magnifico, un po' nuvoloso, ma, al levar del sole, calmo. Passammo davanti a Limone, con i suoi giardini e terrazze su per il pendio dei monti; uno spettacolo di ricchezza e grazia. L'intero giardino consta di file di bianchi pilastri quadrangolari che sono collocati ad una certa distanza uno dall'altro, su per il declivio del monte, a gradini.

Se bellezza e relax influiscono sulla qualità della vita, tra la popolazione di Limone è stata rilevata la presenza di un gene speciale, oggetto di studi scientifici da decenni. Circa 60 degli abitanti nati e cresciuti in paese portano il gene Apo A-1 Milano, una variante dell’apolipoproteina umana Apo A-1, che sembra offrire protezione contro il “colesterolo cattivo” e i trigliceridi elevati.

Questa mutazione genetica è stata scoperta in un residente del XVIII secolo, Giovanni Pomaroli, e la sua isolata diffusione nella comunità di Limone ha attirato l’interesse per le sue implicazioni sulla longevità e sulla resistenza a certe malattie cardiovascolari.

Studi hanno dimostrato che l’assunzione dell’Apo A-1 Milano in individui senza la mutazione può ridurre i livelli di colesterolo LDL e il rischio di malattie cardiovascolari. Questa mutazione naturale sembra conferire un notevole vantaggio protettivo, aumentando l’aspettativa di vita di chi la porta.