“Ancalau” è un’espressione del dialetto dell’Alta Langa che non ha un equivalente diretto in italiano. Definisce chi supera la propria timidezza, chi si spinge oltre il limite.
In sostanza, indica chi ignora la reticenza e decide di rischiare, innovare e agire.
Ciò riflette lo spirito degli abitanti di Bosia, dove una tradizione ancora viva ricorda che, nel XVII secolo, il villaggio fu distrutto da un’enorme frana. La necessità di ripartire, ricostruendo con determinazione e sacrificio, segnò la cultura locale, incidendo nel comune sentire una determinazione testarda.
Da questa resilienza potrebbe derivare la reputazione degli "Ancalau di Bosia", per tradizione, inventori e innovatori.
Come se non bastasse, proprio a Bosia c’era una bottega a cui si rivolgevano tutti i “bisognosi di coraggio” della zona.
Qui, per due soldi, si poteva acquistare una dose di coraggio, per l’appunto, di Ancalau che consentiva ai bosiesi di compiere grandi imprese.
Oggi il borgo appare raccolto sull’altura, circondato da vigneti e noccioleti ma il grande pubblico affluisce copioso in occasione del Premio Ancalau che, ogni anno, celebra coloro che sanno osare, rischiare e innovare.