Il fascino dei luoghi abbandonati si accompagna al senso di ineluttabile destino, a quel sentimento di oblio dolce che avvolge i luoghi di cui rimane soltanto il nome.
La bellezza crepuscolare seduce gli animi romantici che si trovino a percorrere quegli angoli di mondo in cui il flusso del tempo si è fermato.
Delle antiche voci e dell’eco dei passi risuona quella parte del borgo di Accadia nota come Rione Fossi. Tra gli scheletri delle case spira una bellezza fatta di quiete, di lavoro, di sofferenza e di pace.
Le case abbandonate del cuore di Accadia sussurrano segreti e leggende.
Questo versante della collina, in epoca romana fu un importante luogo di culto costellato di templi e abitato da sacerdoti mentre in epoca medievale divenne la fortezza, il cuore fortificato del borgo.
Un luogo perfetto per ricercare il segreto del silenzio, della bellezza delle cose che non si usano più, nella perfezione di luogo rinato rudere, ideale scenario per un paesaggista ottocentesco.
Qui, dove il tempo scorre con più lentezza rispetto ai luoghi dei vivi, le vanità dell’uomo vengono dimenticate e resta soltanto il carapace sdentato della poesia.